Resistere alla Dolcezza II

Nell’articolo precedente abbiamo affrontato la questione della dolcezza emotiva in relazione alla difficoltà dell’organismo di gestire la “dolcezza dello zucchero” nei casi di insulino resistenza. A seguito di questa disfunzione cellulare, ci si po’ imbattere, in casi di clienti in sovrappeso che dimostrano grande difficoltà nella riduzione dei volumi, nonostante i nostri molteplici sforzi con prodotti cosmetici, trattamenti, massaggi, consigli alimentari…

articolo mabella ottobre 2016

articolo mabella ottobre 2016

La tipologia di vita che conduciamo e soprattutto le caratteristiche del nostro sistema alimentare sono estremamente controproducenti per coloro che invece vorrebbero condurre una vita sana e socialmente attiva. L’assunzione di alimenti eccessivamente raffinati, come le farine bianche, il riso e la pasta non integrale, il consumo di cibi lavorati industrialmente e addizionati con sciroppo di glucosio o altri zuccheri iperglicemizzanti, porta il sistema metabolico dei carboidrati ad un super lavoro, costringendo il pancreas ad uno stress debilitante. Ricordiamo che la gestione degli zuccheri nel sangue è deputata all’azione antagonista e sinergica di insulina e glucagone, ormoni prodotti dal sistema pancreatico. E’ inoltre confermato da studi scientifici che l’assunzione di alimenti ad elevato indice glicemico (dolci, pasta bianca non integrale, pane bianco non integrale, ecc…) è fonte di stati d’animo depressivi, a causa degli eccessivi
sbalzi di glucosio nel sangue, quindi impennate di zucchero che deve essere rimosso velocemente ( la quantità eccessiva di glucosio nel sangue è dannosa per il cervello). Detto questo è chiaro che la questione “dolcezza” deve essere affrontata sia su di un livello fisiologico, dosando l’assunzione di glucosio e moderandone l’accesso nel flusso ematico sia dal punto di vista psicologico emotivo, inducendo uno stato di rilassamento e benessere nel soggetto che si rifugia nel dolce materiale nel tentativo di colmare un vuoto emotivo, per cui la prima cosa da fare è quella di consigliare l’uso e l’impiego di sostanze integrali al posto degli alimenti raffinati che siamo abituati ad ingerire. Pasta, pane e riso integrali o semi integrali, se possibile passare al grano saraceno che non contiene glutine, è ricco di elementi nutritivi ed è a basso indice glicemico, aumentare le dosi di verdura e frutta, soprattutto a km zero (perché maggiormente ricche di elementi nutritivi) e se possibile da coltivazione biologica certificata, eliminare tutte le bevande gassate e dolcificate anche i succhi di frutta se non preparati personalmente senza aggiunta di zucchero. continua a leggere ….


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